Prende vita una nuova partnership tra Cesvi e A2A, con la volontà dell’azienda di rendere i propri clienti partecipi di una sfida sociale per aiutare chi ha più bisogno, in particolare i bambini e i ragazzi che vivono nelle periferie più degradate del Sud del mondo.
Il primo progetto umanitario collegato a questa partnership riguarda la nutrizione e la protezione dei ragazzi di strada di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, dove l’80% della popolazione vive con meno di 2 euro al giorno. Nella città si affollano migliaia di bambini di strada, orfani di guerra ed ex bambini soldato. Questo progetto rappresenta per loro un’opportunità concreta di salvezza e una speranza per il futuro.
L’iniziativa sarà ospitata all’interno del programma fedeltà dell’azienda, denominato Chiara2a, dove i clienti A2A potranno con piccoli gesti dare un grande contributo!
Ad esempio, potrai convertire i punti Chiara2a in un prezioso premio solidale (scopri qui come fare) o, se non hai ancora aderito al programma, diventare socio Chiara2a e attivare i servizi pensati per te: tutti modi facili per dare il tuo contributo solidale.
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Un pasto che cambia la vita: Sono oltre 20 mila i minori abbandonati che affollano le strade di Kinshasa, molti di loro sono rimasti orfani a causa dell’Aids o della guerra, altri sono stati allontanati da casa per l’estrema povertà delle famiglie. Cesvi offre loro un luogo in cui ricevere cibo e cure quotidianamente, e trovare risposta per molti altri bisogni, dal sostegno psicologico all’educazione fino al ricongiungimento familiare.
L’impegno di Cesvi per i bambini e i ragazzi di strada di Kinshasa è profondo, comincia per le strade dove i minori vengono avvicinati da un team specializzato di educatori, e viene loro offerto di raggiungere il centro di accoglienza. La fiducia dei ragazzi va conquistata piano piano, offrendo loro anche solo un semplice pasto. I ragazzi torneranno così altre volte al centro e, gradualmente, comincerà per loro un percorso di reintegro sociale e di sviluppo personale.
Foto di copertina: Cristina Francesconi