Amazzonia peruviana: l’emergenza continua

 

Il 2012 non è stato un anno facile per il Perù. E anche il 2013 non è iniziato nel migliore dei modi.

“Sembra che le necessità di chi è stato colpito, quasi un anno fa, dalla tragedia delle inondazioni non finiscano mai”, raccolta Silvia Alfonsi, coordinatrice dei progetti Cesvi nell’Amazzonia peruviana, dove intere aree (come le regioni di Loreto e Ucayali) sono state messe in ginocchio dalle violente precipitazioni dei primi mesi dell’anno scorso.

“C’è stato un grave incendio nella zona di Belén pochi giorni prima di Natale”, spiega Silvia, “poi di nuovo il livello dell’acqua è iniziato a crescere in modo allarmante”. “Noi di Cesvi non abbiamo mai smesso di dare aiuto e anche ora continuiamo a lavorare per supportare in qualche modo le famiglie che ogni giorno lottano per una vita migliore, un po’ di cibo in più per i bambini o anche solo una coperta che 
possa coprire dal freddo che di notte si fa sentire. Nonostante siamo nella foresta amazzonica, infatti, l’escursione termica è piuttosto elevata, e la pioggia fa sì che le temperature di notte scendano, con 

ripercussioni sulla salute dei più piccoli”.

Nelle scorse settimane Cesvi ha distribuito materassi e coperte a oltre 2.200 famiglie grazie al sostegno di ECHO – Ufficio Aiuti Umanitari della Commissione Europea. L’obiettivo ora è quello di donare legno per poter avviare la costruzione di case e latrine.

La sfida continua.

 

Foto di Yofre E. Morales Tapia